sabato 22 ottobre 2011

Tornerò a scrivere blog.

Dopo una piacevole ubriacatura su fb ,sento la necessità di tornare a fare il blogger.Sui blog puoi esprimere pensieri completi,lontani dalle polemiche dirette,senza prendere parte alle risse quotidiane legate,spesso, a squallide vicende umane.Nei blog,come in un cerchio sbilenco tracciato in un quaderno a righe,continuerò a immettere me stesso.

La morte di Gheddafi

La guerra civile mi ha sempre terrorizzato,per averla vissuta,per averla impressa nei miei ricordi familiari.Vieni improvvisamente privato di un affetto ,di una guida,di un sostegno,solo per aver espresso idee diverse dai futuri vincitori che ,spesso,sono quelli con i quali hai condiviso le gioe ,i dolori ,le speranze di gioventù.Basta un niente per ritrovarti ,in armi ,dall'altra parte.Se poi è quella che soccombe ,su di te si scarica tutto il rancore ,tutto l'odio accumulati in anni di vita.Ho sempre avuto in odio la guerra civile,le stragi,i pogrom,gli scontri etnici.Il terrore del ricordo mi ha spinto ad accettare come unico metodo di confronto quello democratico.Avrà tanti difetti la democrazia ma è il solo modo di poter esprimere dissenso senza temere che durante la notte qualcuno possa prenderti e portarti via.Sarà il peggiore dei sistemi,fatta eccezione per tutti gli altri, come ebbe a dire un grande statista inglese.Perchè ha fatto riaffiorare ricordi che avevo rimosso,perchè ho visto i vinti correre in soccorso dei vincitori,perchè ho visto l'assenza della pietas,perchè ho visto tanto sangue,mi ha colpito il corpo straziato e violentato di Gheddafi.