Eremo di S.Eleuterio ritrovato sui monti di Contigliano

Nel novembre del 2003,un gruppo di amici,coordinati dal se.Manlio Ianni ,hanno riportato alla luce i resti dell'erem0 di S.Eleuterio,donato al Poverello d'Assisi dal popolo contiglianese.L'esistenza del romitorio è documentata dalle stesse fonti francescane,dagli Annales minorum di Lucas Wadding ,da Angelotti Pompeo nella Descrizione della città di Rieti.dallo storico Palmeggiani che annovera l'Eremo fra le donazioni fatte nel 1165 da Dodone Ponzano e Siginolfo.Ma la descrizione più completa viene fatta da Mons.Arduino Terzi nelle Memorie francescane nella valle reatina.Scrive Mons.Terzi:Lungo l'antichissima via che conduce a Roma .in località Fonte del Cerro ,vedesi l'Eremo di S.Eleuterio ove soleva svernare il Poverello ...Le Fonti francescane narrano che proprio nell'Eremo il Santo si fermava per vincere i rigori del freddo e che in una occasione rimproverò un confratello che voleva rattoppargli la tunica dicendo che non poteva permettere che avesse una tunica quasi nuova rispetto a tanti poveri che soffrivano per il freddo.Scrive Angelotti Pompeo:I primi indizi della esistenza dell'Eremo emersero quando seppi che i contiglianesi,in occasione di una festa religiosa celebrata in montagna ,giunti all'altezza di Fonte del cerro,si genuflettevano verso nord.Allora chiesi ad alcuni operai notizie del fabbricato ed essi mi indicarono dei ruderi sopra una collinetta.Proprio sopra la collinetta,a quattrocento passi da Fontecerro,sopra la strada provinciale .con l'aiuto di in vecchio cantoniere,Felice Campanelli,Manlio Ianni e i suoi amici hanno ritrovato i resti della residenza invernale di San Francesco.La notizia ha fatto il giro del monda fino ad interessare la giornalista del N.y.Times Linda Franke.Gli scavi sono fermi tra il disinteresse generale ,eppure si parla di turismo religioso.Ma sono solo chiacchiere.Per sensibilizzare la gente,si pensi all'importanza del ritrovamento,è nata una associazione.