lunedì 7 settembre 2009

Pio IX e l'Italia anticlericale

Per Cossiga,Papa Mastai,Pio IX, fu forse un santo ma sicuramente una guida politica non capace di affrontare i tempi nuovi che si stavano presentando in Europa e nella penisola italiana,già profondamente sconvolta dall'avventura napoleonica.Le sue indecisioni ,i suoi voltafaccia,le illusioni e le forti conseguenti disillusioni crearono un solco,una faglia nel popolo italiano. Giulio Andreotti,nel saggio "Ore 13:il ministro deve morire " ricostruisce fedelmente l'ambiente politico papalino nel 1948.l'anno degli statuti e anche quello della Prima guerra di Indipendenza.Il 14 marzo il Papa ,tra l'ovazione generale e dei romani e perfino degli anticlericali dei circoli massonici mondiali,concesse lo Statuto costituzionale nel cui preambolo si faceva riferimento ai valori di libertà e responsabilità dei "figli sudditi".Scrive Andreotti che nel prendere l'importante decisione si lasciò trascinare dall'entusiasmo della folla nei suoi riguardi ,folla manovrata con sapienza da Ciceruacchio,un eroe popolano.Già il 10 febbraio aveva manifestato l'intenzione di immettere nel governo un rilevante numero di laici e di assicurare al popolo dignità e tranquillità.Il suo proclama era chiaro ma fu volutamente strumentalizzato per esaltare le folle.Questo il proclama:Gran dono del Cielo è questo ,fra i tanti doni con cui ha prediletto l 'Italia,che tre milioni di sudditi nostri abbiano duecento milioni di fratelli d'ogni nazione e d'ogni lingua .Questo fu in altri tempi la salute di Roma e per questo non fu mai intera la rovina d'Italia,protetta da questa Apostolica Sede.Perciò benedite gran Dio l'Italia ,e conservatele sempre la fede".Il successo di Ciceruacchio fu di sottolineare solo alcune parole del Pontefice:Benedite Gran Dio l'Italia.Pio IX non ebbe la forza di rinunciare ad una tale popolarità,non volle ascoltare gli inviti alla prudenza dei suoi collaboratori e quando giunse la notizia delle Cinque giornate di Milano diede l'ordine di far partire ,in appoggio a Carlo Alberto ,volontari e regolari pontifici al comando del generale Andrea Ferrari.La mossa del Papa generò immenso entusiasmo in Italia ma la scarsa preparazione politica non gli aveva fatto presagire la reazione della cattolicissima Austria che minacciò la nascita di una Chiesa nazionale se il Papa non avesse invertito la rotta.Impaurito dalle minacce austriache ,il 29 aprile, dichiarò la sua contrarietà alla guerra di indipendenza.Molti volontari si arruolarono nell'esercito di Carlo Alberto,compreso il generale Durando ,gli altri presero mestamente la via del ritorno maledicendo ,unitamente a tutti i patrioti italiani,il voltafaccia di Pio IX.Cessò l'unità dei cattolici attorno al Papa .Le conseguenze ce le portiamo ancora dietro.

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