martedì 29 dicembre 2009

Le tre tappe della rivoluzione.

La rivoluzione procede per tappe,scrive A.Gluksmann:sono tre i momenti celebrati da tutti gli apologeti delle rivoluzioni.La preparazione ideologica:secondo Mao per rovesciare un potere politico bisognava cominciare col preparare l'opinione pubblica e fare un lavoro ideologico.La seconda tappa è costituita dal terrorismo.Essa è teorizzata da tutti i padroni del pensiero sia sotto forma di lotta delle coscienze ,in Hegel,o alienazione e lotta di classe,in Marx,o nichilismo e risentimento,in Nietzsche.La terza tappa ,la più difficile ,è voler terminare la rivoluzione.Il fiume rientra nel letto,ma sul fondo lascia solo fango.E' necessaria la stabilizzazione,quella che Hegel identificava in Napoleone,unione contro la minaccia esterna,nuova divisione della società ,tenendo conto delle funzioni.Bisogna diventare pozzi di scienza,diceva un altro maestro,Trockij,per sapere quale è il capitolo della storia in cui si fucila o si è fucilati.Per il pensatore sovietico la gente non fa la rivoluzione più volentieri della guerra.La differenza è che la guerra viene fatta per costrizione,la rivoluzione non presenta costrizioni se non quelle delle circostanze.Caduto in disgrazia,esiliato,in attesa di essere assassinato, non perde la veste di rivoluzionario scientifico.Afferma che il film della rivoluzione può essere riavvolto e tornare indietro.Stalin è solo una circostanza del processo rivoluzionario.La storia può tornare indietro.La rivoluzone preparata dai maestri del pensero è andata a finire nei Gulag sovietici o nei campi di sterminio nazisti.

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