giovedì 19 maggio 2011

La notte del Gran Consiglio-luglio 1943.

Le bancarelle dei libri sono fonte inesaribile di elementi necessari ad una ricostruzione storica lontana dalle passioni.Il mio amico Milli mi ha dato in prestito un libro scritto dall'ultimo segretario del PNF Scorza.In esso sono rportati tutti gli nterventi dei membri del massimo organo fascista.La lettura degli interventi è rivelatore dello stato d'animo di gerarchi e del Duce rispetto all'andamento della guerra.Si legge un Mussolini deluso e consapevole dell'andamento negativo del conflitto.Le forze dell'Asse erano state cacciate dall'Africa settentrionale,gli Alleati erano sbarcati in Sicilia senza trovare resistenza.Roma era stata bombardata.Appare un M.addolorato dalla perdita di Pantelleria,resa quasi imprendibile dalle fortificazioni costruite e dalla presenza di ben 25.000 difensori in armi.Là dovevano essere fermati gli invasori .L'isola si arrese senza combattere come fecero le forze presenti in Sicilia.La base fortificata di Augusta cadde senza opporre adeguata resistenza.La guerra si avviava alla fine.Mussolini pose ai presenti un interrogativo:"Volete la pace o la guerra?".Su questo si sviluppò il dibattito .

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