domenica 5 luglio 2009

Gli anni di piombo;1970-1980

Guai a perdere la memoria,con essa potrebbe scomparire la storia della nostra società,degli individui,dei buoni e cattivi maestri che hanno plasmato o tentato di plasmare le coscienze dei nostri giovani.E'sufficiente rileggere le cronache di tre o quattro decenni or sono per renderci conto della volubilità del pensiero di molti uomini di cultura e di molti giornalisti che oggi inneggiano al consumismo mentre negli anni settanta erano fra i sostenitori di Mao e di Giap.
Nella nostra storia recente essere di sinistra ha significato interpretare il progresso,esposti al sole dell'avvenire,e il sole sorgeva ad est,nei paesi comunisti.Per molti intellettuali tutto ciò che proveniva da sinistra era giusto ,era sacro,era vero. Molti giovani trovarono nei cattivi maestri una spinta alla loro scelta rivoluzionaria.I giornalisti e gli uomini di cultura ,prima dell'assassinio di Moro ,negavano l'esistenza delle Brigate rosse.Venivano definite sedicenti BR,forse messe in campo dalla CIA per screditare il partito dei lavoratori,fascisti rossi che nulla avevano a vedere con il PCI.Poi ,dopo il sequestro Moro,furono definiti farneticanti,deliranti,assassini comuni.Si negò il legame con il comunismo,dal quale invece le BR e le altre formazioni armate provenivano.Erano i seguaci di Secchia, dei Gap,di coloro che avevano proseguito la lotta di liberazione per alcuni anni dopo il 25 Aprile ,autori di delitti politici non più contro i fascisti ma contro i democristiani,i preti,i socialisti ,i sindacalisti,contro tutti coloro che avrebbero potuto contrastare l'avvento del comunismo con le armi.Erano gli eredi di coloro che in nome della liberazione incompiuta avevano massacrato gente inerme.C'è voluta l'onestà di Giampaolo Pansa per mettere a nudo le atrocità comuniste ,sempre negate dalla classe dirigente dell'epoca ed ora tollerate con grande imbarazzo.

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