mercoledì 8 luglio 2009

Il sangue dei vinti

Nelle ultime pagine del Sangue dei vinti ,Giampaolo Pansa scrive che i caduti della RSI furono 45.000,almeno quelli identificati,mentre furono ben ventimila coloro che furono assassinati dai partigiani comunisti a partire dal 25 aprile 1945 fino al 1948-49.In questo secondo caso non si trattava di fascisti ma di democratici cristiani,liberali,socialisti ,sindacalisti cattolici,preti.Tutti coloro che potevano opporsi al tentativo comunista di governare il paese o con le elezioni o senza elezioni.La vittoria di De Gasperi ,nelle politiche del 18 aprile '48,vanificò il disegno dei bolscevichi italiani.Ma l'aspetto più odioso della guerra civile è costituito dalla sparizione dei corpi delle persone cadute in combattimento o assassinate dopo la Liberazione.In tanti ,anche il sottoscritto fra questi,non possono perdonare ai comunisti il silenzio sulle sepolture dei vinti.Per una lettrice ,così scrive Pansa,molti partigiani comunisti si sono comportati come i mafiosi.Si parla di una vergogna senza pari quando i mafiosi fanno scomparire i corpi delle vittime .I compagni partigiani hanno fatto lo stesso .Come i mafiosi non hanno voluto mai infrangere la norma bestiale dell'omertà.A questo proposito parlerò di mio padre,caduto della RSI,il cui corpo è nascosto nel Triangolo della morte.Ma è civile chi nega ad un figlio di poter piangere e pregare sui resti del padre?

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