venerdì 28 agosto 2009

Augusto Del Noce.

Entrò in Senato alla morte del Prof.Sandulli,nel 1984,essendo il primo dei non eletti nel Lazio.La sua fama lo precedeva da tempo ,essendo considerato il più grande filosofo cristiano del ventesimo secolo.Puoi essere grande quanto vuoi,ma quando per la prima volta fai il tuo ingresso in aula ,ti guardi intorno spaesato come un bambino nel primo giorno di scuola.Del Noce si affidò ad un commesso,Adriano,per fare conoscenza con i suoi colleghi del Lazio.Era un signore elegante e distinto,dotato di una dolcezza infinita ,propria all'uomo consapevole della sua indiscussa autorità morale.Ci presentammo e si mise a sedere accanto a me.Mi chiese notizie tecniche sull'organizzazione dei lavori e sulla possibilità di essere inserito nella Commissione Pubblica Istruzione dove si sarebbe sentito come in casa.Era un assiduo frequentatore della biblioteca del Senato.Si documentava su tutto;un giorno ,dopo uno stucchevole dibattito sulle scuola privata fra laici e cattolici(i comunisti non prendevano posizione per tenere nel cassetto i voti dei cattolici),il Prof.mi disse che a suo avviso non era cambiato nulla negli ultimi cento anni perchè nelle parole di Malagodi trovava gli stessi concetti espressi in aula cento anni prima.Mi pregò di accompagnarlo in biblioteca dove riesumò il testo del dibattito del 1881 sulla validità della scuola pubblica rispetto alle scuole cattoliche."Vedi Ianni,mi disse,sono solo cambiati gli attori ma la commedia è la stessa.Il paese non sta facendo passi in avanti mentre il mondo sta profondamente cambiando sul piano culturale e politico.Fra qualche anno assisteremo alla scomparsa del comunismo che morirà da solo non essendo più in grado di competere con l'Occidente nè sul piano economico nè in quello culturale.Il marxismo sarà travolto dalla modernità e l'Urss,oggi tanto forte,dovendo impegnare per le spese militari più della metà del suo PIL ,non potrà più contenere le richieste delle masse.Qelle stesse masse che lo portarono al potere,lo abbandoneranno.La mondializzazione della cultura e delle notizie sarà la morte del comunismo."Mi aveva dato una lezione di politica .A me sembrava strano che il comunismo potesse implodere ma Del Noce aveva visto giusto.La morte del comunismo avverrà nel 1989,sepolto sotto il Muro di Berlino e affidato,come scrive la nipote di Gramsci,alla disarica della Storia,la stessa che aveva già ospitato il nazismo.

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