mercoledì 10 marzo 2010

Continua la commedia italiana.

Il melodramma è nato in Italia,ora sembra prevalere la commedia ,non quella di teatro ma quella politica.Tutti sembrano partecipare,soprattutto gli addetti ai lavori ,mentre il popolo,fortunatamente,sembra fregarsene.Si ha l'impressione che conti solo la demonizzazione dell'avversario politico e il tutto non per l'interesse del paese ma dei singoli protagonisti,quelli che essendo in posizione di comando non vogliono lasciare e quelli che aspirano in tutti i modi a sostituirli.Non esiste più il senso dello stato ,cioè il senso di responsabilità che premia l'interesse generale rispetto al particolare.Siamo il paese di Machiavelli ma anche di Guicciardini.Voglio ricordare un episodio che chiarisce cosa sia il senso dello stato.Quando nel 1953,per pochissimi voti fu bocciata la legge che i comunisti definirono "legge truffa",quella che avrebbe assicurato la governabilità del paese ,molti notarono un triplicarsi dei voti nulli soprattutto nelle regioni rosse e chiesero la revisione delle schede .De Gasperi si rifiutò di dare l'autorizzazione per non creare problemi con le sinistre.Questo è il senso dello stato.A distanza di decenni un funzionario della Camera dei Deputati volle riesaminare le schede e venne fuori che la legge era stata approvata ma truffata dai comunisti che ancora si ostinano a chiamarla legge truffa.Meglio definirla legge truffata.

Nessun commento:

Posta un commento