venerdì 12 marzo 2010

I giovani dell'Impero romano.

Per una giusta riflessione riporto alcuni passi tratti da "La vita privata nell'Impero romano"di Paul Veyne:"I giovani facevano dello sport,si producevano nell'anfiteatro nella caccia alle fiere..Purtroppo non si limitavano a queste lodevoli attività fisiche...abusavano del loro numero per creare situazioni diffici all'ordine pubblico.A Roma era un privilegio riconosciuto alla jeunesse dorée quello di percorrere in bande le strade,la notte,per legnarvi il passante,spogliarne la moglie,distruggere negozi.Il giovane Nerone non venne meno a questa usanza,tanto che fu legnato da un senatore che non aveva riconosciuto l'imperatore fra i suoi aggressori.In un romanzo latino si legge:Torna dalla tua cena al più presto possibile;c'è una banda di giovani delle migliori famiglie che mette a sacco la città.I medesimi giovani servivano da claque e da tifosi alle squadre di gladiatori e di aurighi e la passione sportiva scatenava vere e proprie battaglie fra tifosi.Se la loro colpa è tutta qui,si comincerà a farli ammonire dal governatore e,se ci ricascano,si faranno frustare,poi si rilasceranno".Sono i privilegi della giovinezza, in tutti i tempi e in ogni luogo

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